COLTIVAZIONE IDROPONICA O ORGANICA: Quale scegliere?

Eccoci qua, oggi ci troviamo ad affrontare un tema molto caro ai nostri amici giardinieri:

Qual’è il metodo migliore di coltivazione: Idroponica o organica?

Questa domanda non ha una vera e propria risposta assoluta, bensì proveremo a spiegare le maggiori differenze fra le due metodologie e i loro rispettivi punti di forza!

  • Per coltivazione idroponica si intende un metodo di coltivazione “fuori suolo” mediante l’ausilio di materiali inorganici e soluzioni nutritive;

  • Invece, la coltivazione organica, è quella che usa un substrato “naturale” cioè un terriccio di ottima qualità;

Ma andiamo a vederle nel dettaglio.

Nelle coltivazioni idroponiche, le piante si “ancorano“ a materiali inerti (come argilla espansa; lana di roccia/grodan) e traggono tutti i nutrimenti necessari al loro sviluppo dalla soluzione composta da acqua e fertilizzanti “ad hoc” che gli vengono somministrati al bisogno. Questo tipo di coltivazione nacque per facilitare, ottimizzare e abbreviare ogni tipo di coltura intensiva e che, malgrado non si possa certo definire organica, non è certo meno “naturale” dei metodi tradizionali di coltivazione!

Quali sono i vantaggi di coltivare idroponico?

  • Le piante alloggeranno nello stesso sistema idroponico dal primo all’ultimo giorno di vita e, grazie al loro continuo approvvigionamento di nutrimenti, cresceranno, matureranno e aumenteranno in modo esponenziale in tempi ridotti;

  • La presenza di materiali inerti favorirà la prevenzione di muffe e malattie crittogamiche che scaturiscono più facilmente da una cattiva gestione di materiali organici;

  • Le coltivazioni idroponiche generalmente prevedono un sistema di vasi con una riserva d’acqua; questo comporta un minor spreco di acqua a lungo termine;

  • Tramite misurazioni precise di pH e conduttività elettrica della soluzione nutritiva, saranno ridotti al minimo errori di fertilizzazione (eccessi e carenze) e sprechi di nutrimenti.

Cosa serve per iniziare una coltivazione idroponica?

  • Uno o più vasi idroponici: sono disponibili tanti modelli, adatti ad ogni spazio ed esigenza…il sistema è comunque lo stesso. L’acquisto di un vaso idroponico, se da un lato “gonfia” un po’ il preventivo iniziale, dall’altro consente un risparmio notevole di tempo che in indoor si traduce in soldini (la corrente si paga!) e in una semplicità di gestione che vi lascerà senza parole!

  • fertilizzanti idroponici…si può discutere sulla marca, non si discute invece che siano necessari fertilizzanti idroponici di origine minerale! Accenniamo qui che questo tipo di prodotti, di qualsiasi marca di provenienza, è molto concentrato. È opportuno perciò diluire ogni singolo fertilizzante con cura in acqua, somministrandoli ad uno ad uno, per evitare che creino sali dannosi per la vita vegetale;

  • misuratore di Ph digitale o in gocce;

  • misuratore di conduttività elettrica (EC) della soluzione nutritiva;

  • liquidi di taratura dei misuratori pH ed EC;

  • correttori di pH;

  • argilla espansa e cubetti di lana di rocca (grodan o rockwool);

  • radicanti ed enzimi

Ovviamente sarà necessario acquistare, nel caso in cui non lo si sia già fatto, tutto il necessario per intraprendere una coltivazione indoor!

Perchè è così necessario misurare il pH e la conduttività elettrica?

Mentre per il pH vi proponiamo questo articolo di approfondimento , vi basterà capire che solo attraverso la misurazione della conduttività elettrica potrete capire la quantità di nutrimenti ancora disciolti nella vostra soluzione idroponica e quindi se le vostre adorate piante hanno bisogno di cibo o meno!

       esempio di coltivazioni idroponiche

Per noi mediterranei invece, le coltivazioni organiche (ovvero con terriccio) sono le più utilizzate ed intuitive.

Infatti, fin dalle scuole elementari,quasi chiunque ha provato a far germinare un fagiolo o far crescere una piantina di basilico!

Quali sono le caratteristiche principali di una coltivazione organica?

  • Utilizzando un terriccio di buona qualità, si ha a disposizione un substrato pronto all’uso, ben drenato e sterile che contiene già in parte sostanze nutritive, batteri e microrganismi che collaborano fra loro per dare una nuova vita!

  • Basterà irrigare accuratamente ed alla necessità (con o senza fertilizzanti) e tenere ben pulito l’ambiente di coltivazione per ottenere risultati strabilianti!

  • I profumi e gli odori dei frutti provenienti da coltivazioni organiche non avranno pari!

A differenza delle coltivazioni idroponiche, le piante che crescono nei substrati organici, nella maggior parte dei casi hanno bisogno di travasi; questa pratica tende a rallentare (anche se di poco) la crescita e la maturazione delle piante.

Ecco un approfondimento su vasi e travasi che può fare al caso tuo!

Per ottenere risultati eccezionali in coltivazioni organiche è consigliato il monitoraggio del pH dell’acqua (e successivamente dell’acqua fertilizzata) che daremo alle nostre amate piantine per garantirgli l’ottimo apporto di nutrimenti (non inducendole così in carenze o eccessi) e stimolarle così ad una crescita e maturazione esplosiva!

L’uso di fertilizzanti dedicati giocherà un ruolo importante nella produzione in termini di qualità, peso e profumi!

Cosa serve per iniziare una coltivazione organica?

Sperando di essere stati esaustivi vi lasciamo al prossimo topic, un saluto da Santa Planta!

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